Mi
è stato chiesto di scrivere un articolo che riguardasse un momento
memorabile della mia esperienza come Capo Cerchio. Pensandoci bene è
veramente difficile trovarne uno solo; è stata un’esperienza ricca
di emozioni che ha sicuramente segnato la mia persona e la mia
formazione.
Moltissimi
sono i ricordi che riaffiorano alla mia mente se penso a quegli anni.
Come per esempio la pazza corsa delle Coccinelle che ogni domenica
mattina, al mio arrivo in sede: mi venivano incontro per salutarmi
gridando “Meriiiii”, abbracciandomi fortissimo; mi assalivano e
travolgevano letteralmente. Ma era un travolgimento pieno di affetto!
Cosa mai avrò fatto per meritare tutto questo affetto gratuito? I
bambini sono così: magnificamente sinceri e spontanei.
Dal
momento che mi è stata data l’opportunità di entrare in Cerchio
(e non credo sia stato un caso) è iniziata la mia lunga storia
d’amore con i bambini, giorno dopo giorno me ne innamoro sempre di
più.
Ma
come non innamorarsi di una Coccinella che, con sette puntini neri
sullo zucchetto, viene da te saltellando, ti sorride e ti riempie di
domande? La loro curiosità è infinita e tu per loro sei un pozzo di
scienza. Ma la cosa bella è che anche loro lo sono per te e non lo
sanno!
Ah, quante cose ho imparato da quelle bambine e quanto ancora c’è da imparare! È uno scambio reciproco, un crescere insieme, un educarci a vicenda.
Ah, quante cose ho imparato da quelle bambine e quanto ancora c’è da imparare! È uno scambio reciproco, un crescere insieme, un educarci a vicenda.
Vogliamo
parlare dei loro abbracci togli-fiato? Delle loro fragorose risate?
Ma anche dei loro pianti, delle loro piccole delusioni e dei loro
litigi. Sicuramente non ci si annoia, con loro c’è sempre qualcosa
da fare! Ma è proprio qui il bello: il modo in cui loro riescono a
riempirti la giornata e il cuore con poco.. che riflettendoci bene,
così poco non è.
Una
delle tante altre cose che ricordo con molto piacere è il momento
del “racconto” vissuto durante una riunione o al Volo estivo
sotto un cielo stellato. L’interesse, lo stupore e l’allegria che
leggevo nei loro occhi durante le mie invenzioni era impagabile. In
quei preziosi momenti condividevamo qualcosa di unico, che era solo
nostro e solo noi potevamo capire con la nostra complicità.
Le
loro creazioni, le loro scenette, i loro giochi, i loro piccoli
momenti di follia dopo una giornata stancante, le nostre cene al Volo
estivo, le nostre ninne nanne, le loro Promesse: quelle sì che erano
veramente emozionanti!
Vedere
quella bambina, che magari era entrata timidamente in Cerchio, un po’
impacciata che piano piano ha affrontato le sue piccole difficoltà,
inciampando e rialzandosi, e che con gioia ha continuato a camminare
vicino a te, che è cresciuta.. vederla e sentirla pronunciare quella
Promessa, alla quale tutti noi siamo ancorati, è bellissimo,
appagante e commovente.
Guardi
a quelle bambine, quelle piccole donne e speri che un giorno
diventino grandi e forti, pronte per affrontare la vita che le
aspetta, augurandogli ogni bene possibile e ringraziandole per tutto
quello che sono riuscite a donarti.
Maria
Chiara, Fochina Frizzante
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