Nei
20 anni di vita attiva nel nostro Gruppo Scout, ho avuto il
privilegio di viverne ben 14 nel Branco Waingunga, 3 da lupetto (da
cucciolo fino a Lupo Anziano) e 11 da Vecchio Lupo (prima Bagheera
poi Akela).
Purtroppo la mia memoria non è come quella di Hathi o Kaa: ho qualche problema nel ricordare nei dettagli una singola attività, quindi vorrei raccontarvi due aneddoti in grado di descrivere lo spirito dei nostri e vostri fratellini più piccoli che negli anni hanno percorso la pista nella giungla.
I Vecchi Lupi conoscono bene una “malattia” che colpisce spesso i Lupetti più piccoli o comunque alla loro prima esperienza alle Vacanze di Branco: la “mammite”. La mammite colpisce solitamente la terza sera, verso l’ora di cena. La nostalgia di casa si fa sentire, influendo sull’umore e sull’appetito, portando spesso anche le lacrime. Una camomilla addolcita da un po’ di miele e qualche parola di conforto (magari dalla scolta/capo/nonna che fa servizio aiutandoci in cucina), riescono spesso a far rientrare l’emergenza. Quella sera però l’umore del nostro lupettino era ancora nero: così al cerchio serale chiedemmo al Consiglio d’Akela di aiutare i Vecchi Lupi. Bruno si prodigò per consolare e tirare su il morale del suo fratellino più piccolo, coinvolgendolo nel canto e nel gioco, ricordando poi come anche lui ci fosse passato due anni prima, e che tre giorni sarebbero passati presto, divertendosi in compagnia degli altri Lupetti che così come lui erano lontani da casa.
Un altro episodio che racconta il carattere e il coraggio dei Lupetti quando si tratta di divertirsi è il seguente. Il Branco sta vivendo le Vacanze di Branco nell’eugubino, a “Casa Tarza”.
Il terzo giorno delle VdB è dedicato alla Caccia: è una bella giornata, dopo l’alzabandiera e il Grande Urlo il Branco parte seguendo Akela e cantando allegro. Dopo i primi giochi, si continua a seguire la pista, che costeggia un torrente che disegna diverse anse, formando delle piscinette profonde circa un metro. L’ideale per divertirsi in acqua, lanciandosi la palla.
Il sole di fine estate ci riscalda filtrando tra i rami degli alberi. Il problema è che l’acqua del torrente non è esattamente tiepida. Mentre io e Chil abbiamo resistito solo pochi minuti con il busto immerso in acqua, i nostri fratellini, esaltati dall’idea dell’ultimo bagno della stagione, giocavano nel torrente pieni di entusiasmo, senza preoccuparsi minimamente della temperatura.
Purtroppo la mia memoria non è come quella di Hathi o Kaa: ho qualche problema nel ricordare nei dettagli una singola attività, quindi vorrei raccontarvi due aneddoti in grado di descrivere lo spirito dei nostri e vostri fratellini più piccoli che negli anni hanno percorso la pista nella giungla.
I Vecchi Lupi conoscono bene una “malattia” che colpisce spesso i Lupetti più piccoli o comunque alla loro prima esperienza alle Vacanze di Branco: la “mammite”. La mammite colpisce solitamente la terza sera, verso l’ora di cena. La nostalgia di casa si fa sentire, influendo sull’umore e sull’appetito, portando spesso anche le lacrime. Una camomilla addolcita da un po’ di miele e qualche parola di conforto (magari dalla scolta/capo/nonna che fa servizio aiutandoci in cucina), riescono spesso a far rientrare l’emergenza. Quella sera però l’umore del nostro lupettino era ancora nero: così al cerchio serale chiedemmo al Consiglio d’Akela di aiutare i Vecchi Lupi. Bruno si prodigò per consolare e tirare su il morale del suo fratellino più piccolo, coinvolgendolo nel canto e nel gioco, ricordando poi come anche lui ci fosse passato due anni prima, e che tre giorni sarebbero passati presto, divertendosi in compagnia degli altri Lupetti che così come lui erano lontani da casa.
Un altro episodio che racconta il carattere e il coraggio dei Lupetti quando si tratta di divertirsi è il seguente. Il Branco sta vivendo le Vacanze di Branco nell’eugubino, a “Casa Tarza”.
Il terzo giorno delle VdB è dedicato alla Caccia: è una bella giornata, dopo l’alzabandiera e il Grande Urlo il Branco parte seguendo Akela e cantando allegro. Dopo i primi giochi, si continua a seguire la pista, che costeggia un torrente che disegna diverse anse, formando delle piscinette profonde circa un metro. L’ideale per divertirsi in acqua, lanciandosi la palla.
Il sole di fine estate ci riscalda filtrando tra i rami degli alberi. Il problema è che l’acqua del torrente non è esattamente tiepida. Mentre io e Chil abbiamo resistito solo pochi minuti con il busto immerso in acqua, i nostri fratellini, esaltati dall’idea dell’ultimo bagno della stagione, giocavano nel torrente pieni di entusiasmo, senza preoccuparsi minimamente della temperatura.
Quando
il nostro fondatore B.-P. ha ideato il lupettismo per dare la
possibilità ai ragazzi di iniziare a vivere lo scoutismo già dagli
8 anni, sapeva che anche nei fratellini più piccoli avrebbe potuto
trovare la generosità, l'empatia, il coraggio e l'entusiasmo
necessari.
Giuseppe,
Formica Istruita
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